(C. Fossati)
Fabrizio Barale - chitarre elettriche e semiacustica
Pietro Cantarelli - pianoforte, programmazioni, chitarre elettriche e keyboards
Paolo Costa - basso
Claudio Fossati - batteria e programmazioni
Riccardo Galardini - chitarre acustiche
Massimo Varini - chitarre elettriche

Che sia stato il telefono
a spezzare il rumore
confondere gli occhi
e deviare gli accenti del cuore
sotto un tetto di stracci
sopra un letto fiorito di spine
un tetto di stracci
un letto fiorito di spine

Per un minuto di cielo
e una promessa di sole
crediamo ancora
alla verità delle parole

Corri dietro al filo di un nuovo amore
corri giù per le scale e dopo torna qui
sulle pietre bruciate dal mare
non dimenticare vieni a riprendermi

Corri e non lasciarti fermare ancora
sulla lama delle passioni
non si fanno ostaggi o debitori
quando riaprirai le mani
forse io sarò lì

Perché sono come te
e non posso vivere
contro i miei limiti

Che sia stato il tuo nome
a sviare il pensiero
avrò cura di assentarmi

per lasciarti passare
dalla parte del cuore
oggi non chiama nessuno
dalla curva del cuore
oggi non parte nessuno

Per un minuto di cielo
e una promessa di sole
crediamo ancora alla verità
delle nostre parole

Corro dietro al filo di un nuovo amore
corro giù per le scale e dopo torno qui
sulle pietre bruciate dal mare
non dimenticare vengo a riprenderti

Corro e non mi posso fermare ancora
sulla lama delle passioni
non si fanno ostaggi o debitori
quando riaprirò le mani
forse tu sarai lì

Perché sei uguale a me
e non puoi vivere contro i tuoi limiti

Che sia stato il telefono
a spezzare il rumore
confondere gli occhie
deviare gli accenti del cuore